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05/03/2022

Giornata della Donna 2022

Sabato 5 Marzo 2022, ore 16.30 presso l’Archivio Storico di Bracciano (ingresso in Piazza Mazzini 5), in occasione della Giornata della Donna 2022

l’Associazione Forum Clodii è lieta di presentare la terza edizione de “Storie di donne, donne nella Storia”, con il Patrocinio del Comune di Bracciano.

Saluto di Emanuela Viarengo, Comune di Bracciano, e Cinzia Caccia, Associazione Forum Clodii

Introduce: Elisabetta Mori,

Relatrice: Prof. Anna Esposito

Donne d’armi e di governo

Le gentildonne di ventura nel rinascimento italiano

Nel corso della conferenza si prenderanno in considerazione alcune figure femminili di particolare importanza per il ruolo che rivestirono al loro tempo, un ruolo decisamente fuori dall’ordinario: non solo ‘donne di potere’ ma addirittura, come sono state felicemente definite, “gentildonne di ventura”. Si parlerà di Bartolomea, sorella di Gentil Virginio Orsini del ramo di Bracciano e moglie del famoso condottiero Bartolomeo di Francesco d’Alviano; di Beatrice, vedova di Facino Cane e poi moglie di Filippo Maria Visconti; di Luchina, figlia del conte di Carmagnola e moglie del conte Luigi dal Verme; di Bianca Maria Visconti, moglie di Francesco Sforza; e di sua nipote Caterina Sforza, moglie di Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e madre dell’ultimo dei grandi condottieri, Giovanni dalle Bande Nere. In conclusione, si cercherà di ridefinire la vera immagine di Lucrezia Borgia alla luce delle acquisizioni storiche più recenti.

Le relatrici

Anna Esposito

Anna Esposito, professore associato di Storia medievale, ha insegnato presso l’Università di Roma La Sapienza. È membro ordinario della Società Romana di Storia Patria, dell’Associazione Roma nel Rinascimento, ed è corrispondente scientifico dell’Istituto nazionale di Studi Romani. Dal 2018 è tra i consiglieri della Fondazione Roffredo Caetani. Fa parte della redazione della rivista “Sefer Yuhasin. Review for the history of the Jews in South Italy” e del comitato scientifico della rivista Roma nel Rinascimento e degli “Atti” dell’Accademia Properziana del Subasio. Ha come peculiare interesse la storia sociale urbana del tardo medioevo e del Rinascimento, che viene indagata nelle sue connotazioni economiche, religiose e culturali, con particolare riferimento alla città di Roma e allo Stato pontificio. In questo contesto si inquadrano gli studi sulle minoranze, specialmente quella ebraica, sulle associazioni confraternali e sugli istituti assistenziali, in particolare quelli rivolti all’utenza femminile, e infine sulle istituzioni culturali cittadine.

Tra le sue numerose pubblicazioni si ricordano: il volume Un’altra Roma. Minoranze nazionali e comunità ebraiche tra Medioevo e Rinascimento, Roma, Il Calamo, 1995; i due saggi nei volumi della collana ‘Storia di Roma’, Laterza 2000-2001, intitolati rispettivamente “Roma medievale”, a cura di Andrée Vauchez, e “Roma nel Rinascimento”, a cura di Antonio Pinelli; i due volumi “I processi contro gli ebrei di Trento (1475-1478)”,vol. I, I processi del 1475”, Padova, Cedam, 1990; e il secondo volume “I processi contro gli ebrei di Trento (1475- 1478)”, vol. II, I processi alle donne (1475-1476)”, Padova, Cedam, 2008 (entrambi in collaborazione con Diego Quaglioni); per quanto attiene alla storia di genere la curatela del volume miscellaneo Donne del rinascimento a Roma e dintorni, Roma, Fondazione Besso 2013, e più recentemente quella del volume Violenza alle donne. Una prospettiva medievale, curato insieme a F. Franceschi e G. Piccinni, Il Mulino 2018. Ha lavorato insieme ad Anna Cavallaro in “Donne di pietra. Per un corpus delle sepolture femminili a Roma e nel Lazio nel Rinascimento”, con un saggio dal titolo L’agire delle donne romane nella trasmissione della memoria nella rivista “Mélanges de l’École française de Rome – Moyen Age”, nr. 127-1 (2015), online.

Elisabetta Mori

Dal 1981 al 2015 ha lavorato presso l’Archivio Storico Capitolino come responsabile della sezione Archivi antichi e si è occupata del riordinamento, inventariazione e valorizzazione dei complessi documentari di antiche famiglie romane. È socio dell’Accademia Etrusca di Cortona e della Società Romana di Storia Patria. Nel 2002 ha tenuto lezioni di archivistica presso la Columbia University di New York come fellow dell’Italian Academy. Tiene lezioni di Archivistica presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Roma e presso l’Archivio Centrale dello Stato.

Le sue pubblicazioni nascono principalmente dal suo lavoro di archivista. Il suo impegno maggiore in questi ultimi anni è stato la ricostruzione, attraverso l’analisi rigorosa delle fonti documentarie, delle vicende di alcuni personaggi del Rinascimento italiano che la storiografia tradizionale aveva romanzato e artefatto, come Beatrice Cenci (Beatrice Cenci. La Storia, il Mito, Roma, Viella 1999), Isabella de’ Medici (L’onore perduto di Isabella de’ Medici, Garzanti 2011) e Vittoria Accoramboni (due saggi e un libro in preparazione). Oltre al volume edito da Garzanti, ha scritto su Isabella de’ Medici numerosi saggi pubblicati anche in Germania, Stati Uniti e Canada. Ha curato la pubblicazione delle lettere della duchessa di Bracciano al marito Paolo Giordano Orsini nell’antologia Scrivere d’amore (Viella 2015) e nell’edizione completa della corrispondenza Medici-Orsini in Lettere tra Paolo Giordano Orsini e Isabella De’ Medici (1556-1576), della collana “Carte scoperte” dell’Archivio Storico capitolino, Gangemi, 2019. Nel 2017 ha pubblicato L’Archivio Orsini, la famiglia, la storia, l’inventario, Viella.






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