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Università degli Studi “Roma Tre”


Facoltà di Architettura




Tesi di Laurea in Architettura – Restauro

Anno accademico 2011 – 2012



IL CASALE DI VICARELLO SUL LAGO DI BRACCIANO:
ARCHEOLOGIA, STORIA COSTRUTTIVA E PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE


Silvia Cappelletti


Durante quei viaggi egli [Plinio Marconi] commentava i paesaggi più belli e gli episodi architettonici più rimarchevoli dei centri urbani che costeggiavamo, e questo fu il mio apprendistato di conoscitore e amatore dei paesaggi italiani e delle loro architetture

Paolo Marconi
da “Il Recupero della Bellezza”, 2005

Il territorio che circonda Roma offre a colui che vuole conoscere e comprendere il patrimonio architettonico italiano un’infinita molteplicità di riferimenti alla storia dei luoghi che si trova ad esplorare: resti archeologici, tracciati di antiche strade, dimore storiche, piccoli borghi, castelli e casali antichi costellano il territorio che corona la capitale del nostro Paese testimoniando la vivacità e la prosperità di tale regione. La volontà di cogliere il valore storico che ogni architettura racchiude in sé e di comprendere l’importanza che ogni episodio costruttivo ricopre all’interno dello specifico contesto storico ha dato origine alla mia tesi di laurea in restauro architettonico: mi sono così proposta di indagare il Casale di Vicarello sul Lago di Bracciano.

Casale di Vicarello sul Lago di Bracciano
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La scelta di analizzare il Casale di Vicarello, architettura poco nota che possiede un fascino incredibilmente forte ma che l’incuria del tempo sta trasformando in labile ricordo di quello che nel passato rappresentava, si lega strettamente alla consapevolezza che il patrimonio architettonico presente nel territorio del Lago di Bracciano necessiti di un forte impegno nel recupero e nella valorizzazione.

L’intento del mio studio quindi non è stato soltanto di restituire al Casale di Vicarello, attraverso un progetto di restauro, il valore storico ed architettonico che gli è proprio ma è divenuto quello di inserirlo in un progetto di valorizzazione del territorio che possa favorire il recupero della bellezza di questi luoghi, sventando così il progressivo degrado di tali magnifici paesaggi.

Vicarello nel 1910

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Il processo metodologico adottato durante lo studio per l’analisi dell’architettura storica si è fondato così su livelli d’indagine progressivamente focalizzati dal contesto territoriale fino all’oggetto architettonico. Tale metodo di studio scientifico attribuisce alla fase della ricerca e della conoscenza preliminare il ruolo di pilastro fondante su cui il progetto di restauro architettonico deve assolutamente basare i propri presupposti. Solo attraverso la comprensione della tradizione costruttiva del territorio in cui l’architettura indagata si inserisce e la conoscenza diretta della storia evolutiva dell’edificio stesso, dalla sua costruzione all’avvicendarsi dei suoi usi, è possibile intervenire in maniera rispettosa sul manufatto architettonico, andando ad eliminare tutti gli elementi che ledono il valore storico di tale architettura e sanando invece quei principi architettonici che la caratterizzano e la rendono unica.

Un percorso di ricerca approntato quindi come processo conoscitivo, attraverso cui diviene possibile comprendere e interpretare fedelmente il testo architettonico, volendo acquisire filologicamente una maggiore vicinanza al senso proprio dell’architettura indagata.

Nella mia tesi di laurea lo studio del territorio è stato quindi la prima “lente“ attraverso cui ho guardato all’architettura storica cercando di individuare, con l’analisi dei dati archeologici, le tracce dell’evoluzione e della trasformazione della regione sabatina e i meccanismi che hanno generato la formazione di aggregati urbani sulle sponde del Lago di Bracciano.

In una seconda fase della mia ricerca l’attenzione si è concentrata, con un primo salto di scala, sull’area della tenuta di Vicarello, in cui si trova un’importantissima attestazione per lo studio del popolamento del comprensorio del lago: un vasto insediamento romano attribuito all’imperatore Domiziano e un deposito votivo che si è rinvenuto presso la sorgente termale compresa nel territorio.  La struttura su cui si fonda il Casale di Vicarello risulta essere quindi una sostruzione in laterizio di una villa domizianea, avente la funzione di livellare la superficie del banco roccioso, la basis villae su cui si sviluppava una dimora imperiale.

Planimetria dei resti archeologici presenti nella Tenuta di Vicarello
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In seguito agli studi archeologici sul territorio, la ricerca ha dovuto districare le questioni che riguardano le dinamiche dello sviluppo della tenuta di Vicarello, dal Medioevo fino a giungere ai giorni nostri; a tale scopo è divenuto indispensabile approntare un’indagine fondata sulla consultazione delle fonti e della documentazione d’archivio, attraverso cui è stato possibile identificare le vicende che hanno caratterizzato il divenire del territorio. Nello specifico è stato necessario consultare i fondi riguardanti la tenuta di Vicarello conservati nell’Archivio Storico del Comune di Bracciano, nell’Archivio di Stato di Roma e nell’Archivio Storico del Collegio Germanico e Ungarico di Roma.

Cartolina delle Terme di Vicarello nel 1907
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Il lavoro di indagine storico-archivistica affrontato risulta essere contributo inedito per la storia della tenuta di Vicarello e mi ha permesso di elaborare una ricostruzione cronologica delle vicende avvenute e delle trasformazioni dell’assetto della tenuta.

Lo sviluppo della tesi si è fondato naturalmente su un metodo di lavoro interdisciplinare, in cui alla ricerca storica, archeologica, epigrafica e letteraria si è affiancata un’indagine diretta sull’architettura, per analizzare gli aspetti costruttivi e formali del casale, affrontata attraverso un accurato e preciso progetto di rilievo, sia interno sia esterno all’edificio. Il progetto di rilievo del Casale di Vicarello è stato contraddistinto da due fasi principali: il primo rilievo topografico dell’esterno, che è stato necessario integrare con il rilievo fotogrammetrico vista la posizione panoramica del Casale attraverso l’utilizzo di Photomodeler Scanner, software compatibile con il modello tridimensionale elaborato dalla stazione totale, e il successivo rilievo geometrico dell’interno.

Rilievo integrato del Casale di Vicarello
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Nel cercare di comprendere l’evoluzione architettonica del Casale dalla sua costruzione, attribuita grazie alla ricerca d’archivio alla metà del Cinquecento, fino ai giorni nostri, dopo aver elaborato i rilievi, mi sono concentrata infine sull’indagine diretta delle murature storiche, così da poter ipotizzare attraverso una lettura stratigrafica di suddette murature un possibile sviluppo delle fasi costruttive dell’edificio storico.

Il rilievo mi ha permesso quindi di operare un’analisi accurata delle murature e la conseguente lettura stratigrafica mi ha consentito di individuare i nodi cardine che mettevano in evidenza le relazioni tra tali murature, definendo in quali settori la costruzione potesse considerarsi sincronica o diacronica: da tale studio è stato possibile quindi ipotizzare delle macro fasi evolutive della costruzione del Casale.

Il progetto di restauro architettonico che si è previsto di realizzare  è caratterizzato quindi dall’eliminazione degli elementi riconosciuti certamente come incongrui all’architettura attraverso la lettura stratigrafica e di restituire al Casale di Vicarello il valore storico che lo contraddistingue e il ruolo centrale che esso assume in relazione a tale importante contesto territoriale.

Progetto di Valorizzazione del contesto territoriale di Vicarello
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La tesi di laurea sul Casale di Vicarello che ho elaborato ha quindi seguito un percorso di sviluppo che dalla conoscenza preliminare, ottenuta attraverso l’analisi materica, la storia e il disegno dell’architettura indagata, mi ha condotto alla ricostruzione dell’immagine del monumento e del suo processo costruttivo così da fornirmi gli strumenti per definire un progetto di restauro architettonico coerente e fedele al monumento storico.

L’intento di elaborare inoltre un progetto di valorizzazione di questi luoghi nasce quindi dalla volontà di non lasciare l’intervento sul Casale di Vicarello isolato ma di integrarlo in un sistema di riqualificazione del territorio; il principale obiettivo del progetto di valorizzazione del territorio della tenuta di Vicarello consiste proprio nel recupero funzionale con usi compatibili delle architetture storiche presenti nella tenuta e nella conseguente riconnessione delle emergenze archeologiche ed architettoniche, che costellano l’area oggetto di studio, attraverso la creazione di percorsi continui che ripercorrano, laddove possibile, gli antichi tracciati basolati, connettendo così le principali aree archeologiche.




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